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"TERAPIA BREVE STRATEGICA E SUO UTILIZZO"


“Non sono le cose in sé che ci preoccupano, ma le opinioni che abbiamo delle cose”

                                                                           Epitteto

L’approccio strategico è una scuola di pensiero che parte da questo presupposto: la realtà che percepiamo e con la quale ci rapportiamo è il frutto dell’interazione tra il punto di vista che assumiamo, strumenti e linguaggio che utilizziamo per comunicare con tale realtà.

 

“In questo senso non esiste una “vera”realtà ma tante realtà quante sono le diverse interazioni tra il soggetto e realtà”. [1]

 

“Ognuno costruisce la realtà che poi subisce”[2]

 

 

Esistono due tipi di realtà: di

-  primo ordine, cioè ciò che percepiamo con i sensi e di

- secondo ordine cioè il significato che diamo a ciò che percepiamo;   

 

ma è con la realtà di secondo ordine che sorgono i problemi.

 

Facciamo l’esempio con una bottiglia di vino a metà e due osservatori: per entrambi è una bottiglia di vino a metà-realtà di primo ordine- ma per uno è una bottiglia mezza piena e per l’altro è una bottiglia mezza vuota. Come stabilire chi ha ragione?

Non si può perché non esiste una realtà oggettiva di secondo ordine.

Andiamo avanti ipoteticamente: era l’ultima bottiglia di quel vino e la persona che vede la bottiglia mezza vuota ritiene che la sua famiglia gli abbia lasciato solo quel vino da bere pur sapendo che a lui piace molto più degli altri, non pensando a lui con attenzione e affetto e ne rimane amareggiata.

La persona che la vede mezza piena apprezza il fatto che la sua famiglia, ricordandosi  che lui ama molto quel vino, se ne sia privata per lasciargliene un bel po’ tutto per lui e ne rimane felice e soddisfatta.

Con l’esempio appena fatto si è potuto vedere come la stessa realtà possa diventare per chiunque gabbia in un senso ed opportunità nell’altro.

 

“Le scienze mediche possiedono una definizione ragionevolmente affidabile degli eventi e dei processi della realtà di primo ordine. Nel regno della psicoterapia, al contrario, ci troviamo in un universo di semplici supposizioni, convinzioni e credenze che sono parte della nostra realtà di secondo ordine e , quindi, sono costruzioni della nostra mente…” Watzlawick, Nardone[3]

 

Ragionare in ottica strategica significa guardare la realtà della persona che ci porta il problema, comprenderla a fondo attraverso domande mirate,  accettando e non giudicando quella realtà, per poi agire provocando un’esperienza diversa e al tempo stesso correttiva della vecchia e disfunzionale percezione.

 

“I disturbi mentali”, infatti, “possono essere valutati come prodotti da disfunzioni percettive e reattive nei confronti di quella realtà che il soggetto costruisce attraverso le sue disposizioni e azioni. Nel momento in cui, all’interno del processo di costruzione, cambiano le modalità percettive del soggetto, cambiano anche le sue reazioni.” Watzlawick, Nardone[4]

 

Spesso si ritiene che per uscire da un problema che perdura da tempo e che ha reso a lungo la vita invalidante, occorrano tempo e sofferenze pari a quelle già spese nell’abisso del malessere.

La Terapia Breve Strategica, invece, grazie al suo approcciare i problemi partendo dagli stessi, conoscendo il passato solo al fine di risolvere il più velocemente e adeguatamente possibile la problematica, riesce a sbloccare in breve tempo e nella maggioranza dei casi anche i disturbi più radicati.

 

Il Problem Solving Strategico, che è alla base della Psicoterapia Breve Strategica, si pone l’obiettivo di rompere il circuito vizioso circolare di retroazioni tra soggetto e realtà   (nel sistema uomo, famiglia, coppia, altri ecc.. ) per arrivare ad una ridefinizione virtuosa del sistema stesso.

Come?

Apparentemente con metodi semplici ma in realtà empirici, statisticamente più che validi ed efficaci, fatti di tecniche e forme di raffinata suggestione che aggirano le naturali e prevedibili resistenze; stratagemmi costruiti ad hoc su paziente e problematica, per portare la persona ad esperire percezioni alternative della propria realtà.

Tali esperienze modificate e corrette lo condurranno a cambiare le sue precedenti disposizioni emotive, cognitive e comportamentali disfunzionali al suo benessere.

 

UTILIZZO DELLA TERAPIA BREVE STRATEGICA:

 

La Terapia Breve Strategica può essere definita come”l’Arte di risolvere complicati problemi umani mediante soluzioni apparentemente semplici”.

Avvalendosi di una rigorosa metodologia di ricerca empirico- sperimentale, nota come ricerca-intervento, si sono messi a punto protocolli per specifici problemi clinici.

Questo modello di intervento ha la capacità di produrre cambiamenti in tempi brevi (generalmente qualche mese) anche nel caso di disturbi molto radicati e che persistono da anni.

Lo Psicoterapeuta Breve Strategico è colui che si è specializzato alla Scuola Quadriennale di Psicoterapia Breve Strategica di Arezzo diretta dal professor Giorgio Nardone .

 

 

 

 


[1] P. Watzlawick,G. Nardone,”Terapia breve strategica”, pag XI, Raffaello Cortina Editore

[2] P. Watzlawick,G. Nardone,”Terapia breve strategica”, pag XI, Raffaello Cortina Editore

[3] P. Watzlawick,G. Nardone,”Terapia breve strategica” ,pag 15,  Raffaello Cortina Editore

[4] P. Watzlawick,G. Nardone,”Terapia breve strategica” ,pag XI,  Raffaello Cortina Editore

     G.Nardone, P. Watzlawick “L’arte del cambiamento”,  Ponte alle Grazie